Gerusalemme: la città santa
“Augurate pace a Gerusalemme! Sia pace su coloro che ti amano, sia pace sulle tue mura, sicurezza nei tuoi baluardi” (Salmo 122, 6-7), ma nessun altra città ha subito come Gerusalemme il peso della guerra, assediata, conquistata, distrutta e ricostruita più volte creando un miscuglio di stili architettonici. Topograficamente posta su un gruppo di colli che fanno parte dei monti di Guida a circa 800 m di altitudine, nei sobborghi occidentali e nella città nuova trovano spazio il Museo dell’Olocausto, la Collina del ricordo, l’Israel Museum con il Santuario del Libro, ma è la città vecchia il cuore di Gerusalemme che con le sue possenti mura custodisce le pietre simboliche per ebrei, cristiani e musulmani., poiché è l’unica città al mondo dove le tre grandi religioni monoteiste hanno qui i loro luoghi santi.
“Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa « Luogo del cranio», e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese” (Marco 15, 22-23).
Il S. Sepolcro, memoria centrale del cristianesimo, è una complessa e monumentale basilica che riunisce in un unico corpo architettonico il luogo della morte , della sepoltura e della risurrezione di Gesù. Qui si giunge seguendo il percorso della via dolorosa (via crucis) che si conclude qui con le ultime stazioni. Entrando nella basilica sulla destra una ripida scaletta conduce alla cappella del Calvario divisa in due settori una ricorda il luogo dove Gesù fu inchiodato alla croce, l’altra il punto in cui fu eretta la croce tra quelle dei due ladroni. Scendendo nell’atrio si incontra la “pietra dell’unzione” e proseguendo al centro l’edicola del S. Sepolcro. La basilica è rigorosamente suddivisa in spazi e tempi tra greci ortodossi, francescani e armeni.
Egli disse “Vedete tutte queste cose? In verità vi dico: non resterà pietra su pietra che non venga diroccata” ( Luca 24,2)
La dolorosa profezia è visibile nel muro occidentale, più noto come muro del pianto una porzione delle mura di contenimento della spianata del Tempio di Gerusalemme. Sono massi dell’epoca di Erode il Grande come si può notare dalla fascia che corre lungo i quattro lati incorniciando ciascun masso, tecnica ornamentale tipica dell’architettura erodiana. Luogo di pellegrinaggio per il popolo ebreo, oggi la si può considerare una sinagoga a cielo aperto.
Entrato nel Tempio, mentre insegnava gli si avvicinarono i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo e gli dissero: “ Con quale autorità fai queste cose? Chi ti ha dato questa autorità?” (Matteo 21, 23)
Sovrasta il muro del pianto occidentale la spianata del Tempio, una terrazza trapezoidale sul monte Moria dove era ubicato ai tempi di Gesù il Tempio di Gerusalemme dove più volte si era recato partecipando al culto. Profanato e distrutto dai romani nel 70 d.C. dal VII secolo è diventato il terzo luogo santo per i musulmani. Qui si eleva la superba moschea di Omar dalla cupola d’oro il cui nome arabo è correttamente traducibile in la « Cupola della roccia » perché al centro di questo edificio ottagonale si trova il masso roccioso da cui Maometto, secondo la tradizione, è asceso al cielo, ma è anche la roccia su cui Abramo aveva accettato di sacrificare il figlio Isacco e ancora sarebbe su questa roccia che si sarebbe eretto l’altare degli olocausti del primo tempio di Salomone. La seconda moschea edificata su questa spianata è la moschea el-Aqsa cioè la remota perchè quando fu costruita tra il 705 e 715 era quella più lontana dalla Mecca ed è quella più sacra per i mussulmani ed utilizzata per la preghiera pubblica.
Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono (Luca 22, 39)
Gerusalemme è un luogo eccezionale e l’ideale è incominciare ad osservarla da lontano dai uno dei suoi colli come il Monte degli ulivi da cui si può ammirare l’intera città con le mura di Solimano (1542), la spianata del Tempio, la cupola della basilica del S. Sepolcro e i grattacieli della città nuova. Gerusalemme sembra con i suoi campanili e minareti sorgere dalla profonda valle del Cedron (considerata luogo del Giudizio Universale e per questo è una vasta necropoli) che la separa dal Monte degli Ulivi. Però il Monte degli Ulivi è il luogo dove Gesù trovava rifugio per la preghiera e la meditazione per questo tante sono le chiese, come del resto anche nella città vecchia, che proteggono i luoghi del suo passaggio e dei suoi gesti. L’edicola dell’Ascensione, la chiesa del Padre Nostro, la chiesa Dominus Flevit, la chiesa dell’Assunzione (Tomba della Vergine) ed accanto la grotta dell’Arresto e ai piedi del monte il Getsemani con la basilica dell’Agonia.