Cultura classica
Lunedì 22 novembre alle 17.30, nell’aula magna dell’Università del Piemonte orientale, si è tenuto il secondo appuntamento con l’Associazione di cultura classica, presieduta da Maria Pia Magrassi. Un incontro tutto al femminile: Federica Bessone, professore associato di letteratura latina dell’Università di Torino, ha trattato il tema “Amore e guerra: un ruolo per la donna nell’epica latina”. Un piacevole, inedito excursus tra le eroine della letteratura classica antica che vivono l’antinomia “eros e polemos” come contrapposizione tra virtus dello sposo guerriero e fedeltà sottomessa della docile moglie, e quindi nella contrapposizione di genere maschio-femmina, ma arrivano a stravolgere lo stereotipo, sottolineato da un ambiguo linguaggio erotico-bellico, per assurgere esse stesse al ruolo di protagoniste. Come Argìa, moglie di Polinice, che nell’ultimo libro della Tebaide di Stazio rischia consapevolmente la morte, contravvenendo alle disposizioni del tiranno Creonte, per garantire onorevole sepoltura al marito caduto sul campo di battaglia.
Numerosi gli spunti forniti dalla relatrice che sollecitano a rileggere i classici della letteratura latina e greca, ad approfondire temi e personaggi, a rivalutare la cultura nella quale gran parte dell’Europa e l’Italia in particolare affondano le radici. La voce narrante maschile dell’attore vercellese Roberto Sbaratto, prestata per l’occasione a figure femminili, bene si è inserita in questo stravolgimento di ruoli che ha preceduto di secoli il femminismo sessantottino.