Betlemme

La città della Natività, Betlemme, a circa 800 m di altitudine, dista poco più di 10 Km da Gerusalemme, ma il passaggio tra le due città non è immediato. Dal 1993, in seguito agli accordi di Oslo, Betlemme appartiene ai territori Palestinesi e da alcuni anni, oltre ad un severo check-point di frontiera, un alto muro grigio la separa da Gerusalemme.

Bet Lehem “casa del pane” in lingua ebraica, “casa della carne” in lingua araba, “casa della dea Lahmus” secondo i filologi, è un antico insediamento citato per la prima volta nella lettera di Tell el-Amarna e la sua storia è incentrata su due figure il re Davide e Cristo rappresentando una liaision, un ponte tra il Vecchio ed in Nuovo Testamento.

Con le sue case bianche disseminate sulle colline, oggi è una cittadina araba che vive di turismo ed artigianato in particolare la lavorazione del legno d’ulivo e della madreperla, quest’ultima introdotta dai crociati. A tempi di Gesù parte integrante delle antica casa palestinese erano le gotte e Betlemme grazie al tipo di roccia calcarea su cui sorge è intersecata da un reticolo di grotte. La più importante, naturalmente, è quella su cui sorge la Basilica della Natività ed una stella d’argento, posta sul pavimento della grotta, indica, secondo la tradizione, il luogo dove è nato Gesù.

La Basilica, voluta da Elena, la madre dell’imperatore Costantino,porta-guar.jpg nel 325, fu ampliata nel 531 da Giustiniano modificandone l’impianto originario. Della Basilica di Costantino restano alcune tracce dei mosaici pavimentali, mentre la struttura basilicale giustinianea si è praticamente conservata sino ad oggi in modo miracoloso perché, mentre Betlemme soccombeva ai vari eserciti conquistatori, la Basilica è sempre stata rispettata diventando la chiesa più antica di tutta la Terra Santa. Dal 1852, in base ad un decreto turco, la Basilica appartiene ai francescani, ai greci ortodossi, agli armeni.

La memoria della grotta della natività si conserva da sempre se corrisponde a verità che l’imperatore Adriano, nel 135 per cancellarne il ricordo, fece piantare in questo luogo un bosco sacro ad Adone, il dio della bellezza e dell’amore, non facendo altro che fissare per sempre il luogo in cui Cristo si è incarnato.

Accanto alla Basilica della Natività, la chiesa di S. Caterina, edificata alla fine del XIX secolo, è preceduta da un bellissimo chiostro medioevale che ha al centro una statua di S. Girolamo. Infatti dall’interno della chiesa si può accedere ad un sistema di grotte ora trasformate in cappelle in una delle quali si vuole che vi abbia vissuto per 36 anni S. Gerolamo attendendo alla traduzione della Bibbia in latino, quella che sarebbe diventata la Vulgata.

La chiesa di S. Caterina è una parrocchia francescana frequentata da arabi cattolici e alla domenica alle SS. Messe partecipano interi nuclei famigliari gioiosi e sorridenti.

La Tomba di Rachele è un luogo in cui si recano a pregare in particolare le future mamme di Betlemme.

A 3 km da Betlemme, non si può non visitare il Campo dei Pastori. Oltre alla Chiesa moderna è possibile scendere in alcune grotte usate dai Pastori al tempo di Gesù e che avevano per primi ricevuto l’annuncio, dall’angelo, della sua nascita.

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