Una notte nel cielo

C’era una volta, un bambino di nome Messia che aveva un bellissimo telescopio.

Tutte le sere, prima di addormentarsi, con esso scrutava il cielo così scuro, rischiarato da mille puntini di miriadi di stelle che ricamavano un tappeto di pagliuzze d’oro.

Messia vedeva così bene le stelle, che a volte gli sembrava di poterle toccare con un dito e, ad alcune di esse, aveva addirittura dato un nome.

Una notte Messia si ritrovò vicino a loro nel cielo e si meravigliò che le stelle fossero tanti bambini e bambine con in testa una luce che rifletteva sul mondo.

Giocò con loro e si divertì tanto: finalmente poteva correre nello spazio rischiarato dalla luna, con tanti amici ed amiche.

Passarono le ore, e la notte stava per finire, il cielo si stava rischiarando e Messia capì che i suoi amici dovevano andare via; gli promisero però che sarebbero ritornati un’altra notte per stare ancora insieme e giocare con lui.

Una per una le luci si spensero sulle loro testine e sparirono tutti.

Messia si svegliò nel suo letto con le lacrime agli occhi, gridando: “Amici miei, non lasciatemi!” , poi pensò : “sono stato davvero nel cielo, altrimenti non piangerei”.

E fu tanto felice di aver trascorso una notte nel cielo.

Barberis Negra Elidia